Fse Umbria

Bando pubblico per il sostegno alle famiglie per il pagamento delle rette dei servizi socio-educativi per l’infanzia 0-6 anni

alt

L’avviso per il rimborso dei costi sostenuti dalle famiglie per la partecipazione di bambini in età da zero a sei anni ai servizi socio-educativi e scuole dell’infanzia è stato previsto dalla Regione Umbria nel Piano regionale di contrasto all’emergenza COVID-19 adottato con DGR 384 e 664 del 2020.
La finalità è quella di sostenere i percorsi socio-educativi dei minori e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro all’interno delle famiglie, in una situazione in cui l’emergenza sanitaria COVID-19 può determinare l’interruzione dei percorsi di socializzazione e di apprendimento dei minori, in particolare nelle situazioni a maggior rischio di esclusione sociale ed economica.
Quindi, a integrazione dei contributi che la Regione Umbria già dispone per garantire lo sviluppo qualificato delle politiche per la prima infanzia, viene previsto un intervento straordinario, finanziato dal Fondo Sociale Europeo sul programma operativo regionale 2014-2020 per 3,5 milioni di euro, che prevede il rimborso delle rette pagate dalle famiglie per la partecipazione di bambini fino ai sei anni di età – residenti o domiciliati in Umbria - ai servizi socio-educativi e alle scuole dell’infanzia, localizzate in Umbria come in altre Regioni italiane, nell’anno educativo 2020/2021.
Il contributo copre le rette mensili di frequenza per un massimo di nove mesi, con percentuali rispetto a quanto speso che variano dal 60% al 100%, in base all’importo del reddito ISEE che sarà dichiarato, e viene concesso a chi risulterà utilmente collocato in graduatoria, in base all’importo del reddito ISEE che sarà dichiarato.
La domanda di concessione del contributo può essere presentata sulla piattaforma dedicata, dalle ore 12 del 25 gennaio 2021 e fino alle ore 12 del 24 febbraio 2021.
L’avviso è disponibile all’indirizzo https://www.regione.umbria.it/la-regione/bandi, AreaTematica Istruzione.

Il Decreto Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000 è il “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”, che alla Sezione V riporta norme in materia di dichiarazioni sostitutive di normali certificazioni.
Con le dichiarazioni sostitutive è possibile comprovare alla pubblica amministrazione stati, qualità personali e fatti, anche relativi ad altra persona di cui il dichiarante abbia conoscenza, in sostituzione delle normali certificazioni o di un atto di notorietà.
Prima dell’inoltro della domanda é necessario fare particolare attenzione al contenuto delle dichiarazioni richieste, poiché dichiarazioni non vere possono determinare la decadenza dai benefici eventualmente concessi, e la punibilità ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia.
Innanzitutto è necessario registrarsi sul portale.
In secondo luogo, una volta effettuata la registrazione bisogna entrare nella sezione del portale dedicata al bando che interessa, compilare la domanda seguendo la procedura guidata, e validare la domanda stessa al termine della compilazione, validazione che determina la trasmissione della domanda alla Regione Umbria. L’avvenuta trasmissione viene attestata tramite l’invio di una ricevuta all’indirizzo mail indicato nella domanda.
La domanda può essere compilata e validata anche in un momento successivo alla registrazione, purchè entro la scadenza indicata nel bando. Fino al momento della validazione le sezioni già compilate possono essere visualizzate, e se necessario modificate.
Inoltre la domanda può essere modificata anche dopo che la stessa è stata validata, nel caso di errori o integrazioni da fare, seguendo la procedura che troverà sul portale. E’ necessario ricordarsi di validare nuovamente la domanda, altrimenti la stessa risulterebbe non trasmessa alla Regione Umbria.
La registrazione è condizione necessaria per poter presentare una domanda. Per registrarsi sul portale occorre accede alla pagina specifica della registrazione cliccando su "Area riservata --> Registrati" nel menù di navigazione in alto.
Sulla pagina di registrazione verranno chieste le informazioni anagrafiche necessarie per la registrazione. Al momento della registrazione è importante indicare un indirizzo email personale al quale si accede regolarmente poichè a questo indirizzo email sarà inviata una comunicazione per l'attivazione della utenza ed eventuali successive comunicazioni. E' inoltre importante indicare un numero di telefono cellulare, che potrà essere utilizzato per eventuali contatti da parte della pubblica amministrazione.
L’ ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente. L’attestazione contenente l’indicatore ISEE consente in generale ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità.
L’ISEE viene calcolato dall’INPS, e a tale scopo deve essere predisposta una Dichiarazione sostitutiva unica, documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare del destinatario del contributo (lo studente per la borsa di studio, oppure il minore per il rimborso delle rette). 
La Dichiarazione può essere presentata direttamente all’INPS, oppure per la sua compilazione ci si può avvalere di centri di assistenza fiscale che svolgono tale servizio.
Le informazioni relative all’ISEE che devono essere inserite nella domanda di partecipazione sono le seguenti:
  •  Il reddito corrispondente all’ISEE, che ai fini dell’ammissibilità della domanda deve essere al massimo uguale ai limiti previsti dai bandi;
  •  Il numero di protocollo INPS.
L’ISEE indicato deve essere in corso di validità, quindi deve essere stato rilasciato dopo il 31 dicembre 2020.
Per presentare la domanda è sufficiente farsi rilasciare l’ISEE ORDINARIO, eventualmente aggiornato alla situazione corrente nei limiti previsti dalla normativa, se le condizioni reddituali e lavorative si fossero modificate in maniera tale da giustificarne la richiesta.
Queste informazioni vengono richieste sia per esigenze di monitoraggio dei progetti finanziati dall’Unione Europea, sia per ricevere dalla Regione comunicazioni riguardanti la registrazione sul portale, la presentazione della domanda, la liquidazione del contributo.
Si fa presente che, come indicato nei bandi, i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito dei procedimenti per i quali sono stati resi, nel rispetto del Regolamento (UE) 2016/679 del 27 aprile 2016 “Regolamento del Parlamento europeo relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)”. 
Si, serve una marca da bollo di valore pari a 16,00 €.
La marca da bollo è disciplinata come segue:
  •  Nella domanda va indicato il numero seriale della marca da bollo, che si trova nella parte inferiore;
  •  La marca da bollo non deve essere allegata alla domanda;
  • Il richiedente dovrà conservare copia cartacea della domanda sulla quale dovrà essere apposta, e annullata con propria firma, la marca da bollo, in modo che non possa essere usata per altri scopi, per qualsiasi controllo della Regione Umbria o delle autorità preposte.
Per l’accredito del contributo il richiedente deve indicare nella domanda un IBAN riferito:
  • A un conto corrente bancario o postale, a lui intestato o cointestato;
  • A una carta prepagata ricaricabile nominativa, a lui intestata.
Alla luce della normativa sulla tracciabilità dei pagamenti, non sono possibili altre forme di ricezione del contributo.
Il conto corrente deve essere intestato (o almeno cointestato) a chi presenta la domanda perché accreditare il contributo sul conto corrente intestato a un’altra persona rispetto a chi ne fa domanda richiede che l’intestatario del conto esprima il suo consenso, oltre a poter comportare profili di illegittimità dal punto di vista fiscale e amministrativo.
L’eventuale altra persona che condivide la responsabilità genitoriale deve aver espresso il proprio consenso alla presentazione della domanda poiché il Codice Civile afferma che la responsabilità genitoriale è realizzata congiuntamente e di comune accordo, salvo gli atti di ordinaria amministrazione che possono essere compiuto disgiuntamente da ciascun genitore.
I requisiti che consentono di richiedere il rimborso delle rette pagate sono i seguenti:
  •  Il minore deve essere residente o domiciliato in Umbria alla data di presentazione della domanda;
  •  Il minore deve essere iscritto per l’anno educativo 2020/2021: ai servizi socio-educativi pubblici e privati, di cui all’art. 2, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, autorizzati ai sensi di legge; oppure alle scuole dell’infanzia statali e paritarie e di cui all’art. 2, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65. I servizi e le scuole frequentate possono essere localizzati in Umbria o anche in altra Regione italiana, purchè rientrino in una delle due fattispecie indicate;
  •  il nucleo familiare del minore deve avere un ISEE, anche corrente, non superiore a € 25.000,00.
E’ necessario presentare una domanda per ciascun minore per il quale si richiede il rimborso delle rette.
Seguendo la procedura guidata del portale, dovrà fare due cose:
  •  Compilare i dati relativi ai mesi (fino a 9) per i quali si chiede il rimborso delle rette (in particolare il mese a cui si riferisce la richiesta e l’importo della retta);
  •  Allegare in formato pdf, per ciascun mese di cui si chiede il rimborso, i seguenti documenti: fattura o ricevuta rilasciata da chi ha erogato il servizio al minore, documento che dimostra l’avvenuto pagamento, eventuale dichiarazione integrativa del fornitore del servizio (di seguito illustrata).

Queste operazioni, come indicato nel bando, possono essere fatte in due momenti:
  •  Dall’8 al 31 marzo 2021 per le spese sostenute fino al 28 febbraio 2021;
  •  Dal 1° al 30 settembre 2021 per le spese sostenute fino al 31 agosto 2021.

Per assicurarsi che la Regione possa rimborsare la retta è necessario rispettare le indicazioni che seguono:
  •  Nel momento in cui chiede il rimborso, la retta deve essere già stata pagata a chi ha fornito il servizio. Per questo motivo viene chiesto di allegare il documento che prova l’avvenuto pagamento;
  •  Il fornitore del servizio deve rilasciare un documento valido dal punto di vista fiscale, quindi una fattura o ricevuta fiscale, o altro documento contabile avente valore probatorio equivalente. Qualsiasi altro documento non sarà considerato valido ai fini del rimborso della retta; 
  •  Il documento deve contenere riferimenti all’ente che eroga il servizio, al minore destinatario del servizio educativo (comprensivo del codice fiscale), oltre che l’indicazione del mese e anno della retta;
  •  Il pagamento della retta deve avvenire con strumenti finanziari tracciabili, ossia assegni non trasferibili, bonifici, altre modalità di pagamento bancario o postale. I pagamenti in contanti sono ammissibili nel rispetto della normativa di riferimento;
  •  Le rette pagate devono riferirsi all’anno educativo 2020-2021 a copertura dei servizi educativi per la prima infanzia ovvero per la scuola dell’infanzia, quindi ai mesi da settembre 2020 ad agosto 2021. Le rette devono riferirsi esclusivamente alla fruizione di tali servizi, facendo attenzione alle situazioni in cui nelle stesse strutture siano stati fruiti periodi di centro estivo, che non sono oggetto di rimborso in questo bando.

Nel caso in cui i documenti sopra indicati manchino di alcuni degli elementi richiesti, è possibile che il richiedente integri la documentazione necessaria per la liquidazione del contributo, allegando una dichiarazione firmata del legale rappresentante del fornitore del servizio, il quale attesti (a seconda dei casi):
  •  I riferimenti del fornitore del servizio
  •  Il nominativo del minore destinatario del servizio a cui si riferiscono i documenti contabili presentati, comprensivo del codice fiscale;
  •  La causale del pagamento e i mesi/anni a cui si riferiscono i documenti;
  •  In caso di pagamento in contanti: l’importo ricevuto per ciascun mese di fruizione del servizio che viene rendicontato, il/i mese/i a cui gli importi ricevuti si riferiscono, e la data in cui è stato ricevuto tale pagamento.

Per le spese sostenute prima della presentazione della domanda è possibile presentare una dichiarazione relativa a tutte le informazioni mancanti sopra indicate.
Per le spese sostenute dopo la presentazione della domanda è possibile presentare una dichiarazione relativa solo all’eventuale pagamento in contanti, mentre per gli altri aspetti i documenti contabili prodotti dal fornitore del servizio devono tassativamente presentare le caratteristiche sopra indicate.

Come indicato all’articolo 4 del bando, destinatari del beneficio sono minori residenti o domiciliati/e in Umbria alla data di presentazione della domanda, che siano iscritti/e per l’anno educativo 2020/2021: 
  • ai servizi socio-educativi pubblici e privati, di cui all’art. 2, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, autorizzati ai sensi di legge; 
oppure 
  • alle scuole dell’infanzia statali e paritarie di cui all’art. 2, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65. 
I servizi e le scuole possono essere localizzate in Umbria o in altra Regione italiana, purchè rientrino nelle categorie appena indicate.
Per agevolare la redazione della domanda, nei campi relativi al servizio o alla scuola a cui si è iscritti, nel caso si selezioni un Comune umbro si può scegliere tra i servizi/scuole presenti nel Comune selezionato.
Nel caso di servizi/scuole localizzate in Regioni diverse dall’Umbria, oppure in Umbria ma non comprese nell’elenco, è possibile selezionare la voce “Altro” e scrivere per esteso il nome del servizio/scuola frequentata. Tuttavia, nel caso di un servizio o scuola non compreso nell’elenco (localizzato in Umbria o altrove) è opportuno che prima di inviare la domanda il richiedente si assicuri che rientri tra quelli ammissibili ai sensi dell’articolo 4 del bando.
Sul bando relativo ai servizi educativi 0-6 anni può essere chiesto il rimborso di tutte le spese sostenute, a qualsiasi titolo, a favore di uno o più fornitori per consentire direttamente la frequenza dei servizi medesimi (erogazione del servizio educativo, mensa, trasporto ecc.)
L’avviso all’art. 2 dice espressamente che “Il contributo non è cumulabile con altri benefici percepiti a rimborso delle medesime spese”.
Per “medesime spese” si intendono esclusivamente le rette pagate per i mesi dei quali si chiede il rimborso su questo avviso. Nel caso in cui gli eventuali rimborsi ottenuti (o anche solo richiesti) riguardino spese relative a mesi diversi, allora non si pone un problema di cumulo perché la richiesta che si intende fare su questo avviso non riguarda le “medesime spese”, ma spese diverse e ulteriori.
Per verificare se questo adempimento è rispettato, il richiedente deve assicurarsi che i mesi di frequenza dei servizi per i quali intende presentare domanda su questo avviso siano diversi da quelli per i quali ha già eventualmente ottenuto un altro tipo di rimborso (bonus INPS o altro).
Le informazioni possono essere richieste ESCLUSIVAMENTE attraverso il form presente nella sezione "Contatti" del portale dedicato all'iniziativa, all'indirizzo https://sostegno-istruzione.regione.umbria.it/.